Sentenza definitiva a carico del boss di Mazzarino Salvatore Siciliano, per la strage di San Basilio. La Cassazione ha confermato, infatti, la condanna all’ergastolo per l’uomo ponendo fine ad una vicenda avvenuta a Vittoria il 2 gennaio 1999 nell’area del distributore di carburanti “Esso”. Siciliano era l’ultimo imputato in concorso nell’omicidio plurimo che aveva registrato la morte di cinque persone che si trovavano all’interno dell’attiguo, sulla strada per Comiso. Sia il procuratore che gli avvocati di parte civile presenti in aula hanno chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per Siciliano, già passata nei primi due gradi di giudizio. Gli Ermellini hanno confermato l’ergastolo per concorso morale nel plurimo omicidio, comprese tutte le aggravanti del caso.
Quella sera, a finire sotto i colpi del gruppo di fuoco, furono il futuro reggente degli stiddari vittoriesi Angelo Mirabella, i suoi guardaspalle Rosario Nobile e Claudio Motta e due clienti del locale, Rosario Salerno e Salvatore Ottone.
Una vera e propria carneficina pensata con l’obiettivo di fare fuori, in maniera definitiva, l’emergente Mirabella, molto vicino all’altro boss di Vittoria, Carmelo Dominante. Stando alle dichiarazioni rese da Carmelo Billizzi, il riesino Orazio Buonprincipio avrebbe preso parte solo al primo tentativo non andato in porto. Giuseppe Selvaggio e Claudio Cinardo, invece, avrebbero partecipato alla strage su indicazione del boss mazzarinese Salvatore Siciliano. Sarebbe stato proprio il mammasantissima di Mazzarino ad indicare i due e a consigliarli allo stesso Billizzi, recatosi nella cittadina dell’entroterra nisseno per un consulto.