“A Modica – denuncia il Partito Democratico – l’ultima novità riguarda la striscia di cemento distesa lungo la parte finale della via Castello (dal ponte della curva dinanzi il castello a scendere verso S. Pietro) caratterizzata da un’ampia scalinata”. Su di questa, infatti, adesso insiste una sorta di pedana di cemento. Per il Pd dall’indefinito scopo. Nei fatti si tratta di una scivola che servirà ad una impresa edile di raggiungere con carriole e bobcat un vecchio immobile da ristruttura nella stessa Via Castello, dove insiste una lunga scalinata. “Voci dicono che si tratta di una passerella – aggiunge il Pd – per agevolare il trasporto di materiale edilizio necessario per la ristrutturazione di un immobile più a valle ma, ci chiediamo, perché non utilizzare le classiche tavole facilmente amovibili a fine lavori?
Come al solito non vi sono tabelle che indichino il committente dei lavori, le relative autorizzazioni degli enti preposti, la ditta esecutrice, il direttore dei lavori etc. Se poi il committente è il Comune, manca, ma non è una novità, l’importo di spesa previsto e il titolo amministrativo in base al quale sono stati aggiudicati i lavori.
Quello che sappiamo con certezza è che nel cuore del centro storico di una città dichiarata patrimonio dell’Unesco viene fatta una colata di cemento a taci e maci.
L’assessore al centro storico ne è a conoscenza o si è voltato da un’altra parte per non vedere? Ha dato il suo benestare oppure intende intervenire?
Ci chiediamo se Modica sia diventato uno stato indipendente dove vige l’unica legge che chi ha il potere può disporre del territorio come meglio crede senza dare conto alcuno oppure si sia ancora nella Repubblica italiana. In questo secondo caso una risposta dagli organismi statali preposti al controllo la chiediamo con forza”.