La concessione rilasciata dal SUAP di Modica, per la realizzazione di un impianto di biometano in Contrada Zimmardo, sta suscitando molte perplessità, tra le forze politiche locali e le associazioni ambientaliste.
“Da un punto di vista strettamente politico – dice Antonio Ruta di Cento Passi per Modica – , quindi, dobbiamo constatare che ancora una volta, così come accadde nella zona SIC a Marina di Modica e come sta accadendo per le prospezioni petrolifere, il nostro territorio è oggetto di “iniziative” da parte di singoli gruppi imprenditoriali, senza il preventivo coinvolgimento della comunità, e ciò nel totale silenzio degli amministratori locali.
Contrariamente all’attuale classe dirigente, noi crediamo fermamente nei processi democratici di governo del territorio, i cui primi ed unici “azionisti” sono le popolazioni che ivi risiedono e per questo motivo riteniamo indispensabile che i cittadini vengano informati e, soprattutto, chiamati ad esprimersi preventivamente.
In conclusione, poi, ricordiamo che il solo prefisso “bio” non rappresenta una scelta automaticamente ecosostenibile e che nemmeno lo “sviluppo economico” – aggiunge Ruta – da sempre imposto dietro il prezzo delle “opportunità occupazionali” (arma questa molto usata, nel mondo, dalle lobby degli inquinatori globali), può giustificare le ferite che abbiamo inferto o quelle che potremmo, anche inconsapevolmente, continuare ad infliggere al nostro pianeta e a noi stessi”
2 commenti su “L’impianto di biomassa a Modica…e le perplessità di Cento Passi”
Basterebbe anche solo ricordare le conseguenze disastrose e irremediabili per l’ambiente decorrenti dal disboscare, asfaltare e impermeabilizzare per sempre 8 ha (80.000 m2) di campagna .
In quel posto ci vogliono impianti sportivi e turistici altro che impianti di biometano. Non è il luogo adatto sarebbe un reato contro la bellezza di quel territorio. Ma andate a visitare quei luoghi! Usate la testa ogni tanto e non gli interessi.