Anche al Comune di Scicli è pervenuta la nota con la quale l’Assessorato Regionale all’Energia comunica l’avvio della revoca / annullamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (“AIA”) concessa all’ACIF srl nel 2016.
La nota in questione chiarisce che l’Assessorato ha dato corso alla procedura di avvio in seguito agli esposti di Legambiente:” Perviene allo scrivente servizio, per il tramite dell’Avvocatura dello Stato di Catania, ricorso [giugno 2019] “per motivi aggiunti estensivi nel ricorso n. 1011/2016 R.G”. …proposto da Legambiente Sicilia Onlus innanzi al TAR sez. di Catania. Tale ricorso [giugno 2019] fa seguito sia a precedenti segnalazioni/esposti da parte di Legambiente [28 marzo e 4 aprile 2018] che a comunicazioni dell’ufficio del Genio Civile di Ragusa e del Comune di Scicli”. Come è peraltro noto, Legambiente e Comitato operano in forma strettamente connessa su tutta la vicenda Acif, ognuno per le proprie competenze.
Il “ricorso per motivi aggiunti” è quello presentato da Legambiente e Comitato Tutela Ambiente e Territorio di Scicli, nel quale, in aggiunta alle motivazioni a suo tempo esplicitate, si fa presente il carattere abusivo di gran parte dell’impianto ACIF esistente. Le “segnalazioni/esposti da parte di Legambiente” vertevano sullo stesso argomento (abusi), e chiedevano l’annullamento in autotutela dell’AIA. Infine, le “comunicazioni dell’ufficio del Genio Civile di Ragusa e del Comune di Scicli”, erano conseguenza dei suddetti esposti presentati da Legambiente.
“Senza dubbio – spiegano le due organizzazioni – l’avvio della procedura di revoca / annullamento è una buona notizia per la nostra comunità; tuttavia, si tratta solo di una fase interlocutoria e non conclusiva, e molto resta da fare. Il provvedimento in questione assegna 10 giorni di tempo per presentare osservazioni o “memorie”; il termine scade il prossimo 22 agosto e occorre dunque far presto.
Siamo certi che anche l’Amministrazione Comunale avrà già deciso di produrre una sua “memoria” a supporto dell’annullamento, redatta anche tenendo conto delle rilevanti “anomalie” riscontrate dal Genio Civile e dall’Ufficio Tecnico Comunale. Anomalie risalenti almeno da settembre 2008, da quando cioè ACIF chiese la variazione di destinazione d’uso dell’immobile (da pollaio ad impianto produttivo di tipo industriale)”.
C’ è anche un altro procedimento in corso. Come è noto, il Tar Catania si è appena espresso non concedendo la sospensiva chiesta dall’ACIF contro il diniego della sanatoria per gli abusi edilizi in contrada Cuturi. Abusi implicitamente riconosciuti dalla stessa Ditta nella sua domanda di sanatoria. “Noi – concludono Tiziana Cicero e Alessia Gambuzza – ci attendiamo che il Tribunale Amministrativo si esprima al più presto, dando ragione al Comune di Scicli su tutto il procedimento. Nella vicenda, auspichiamo che il Comune voglia rafforzare la difesa delle proprie posizioni, affiancando il proprio qualificato Ufficio Legale con un ufficio legale specializzato in questioni amministrative, ambientali e urbanistiche”.