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Lo stato di salute del canile comunale denunciato dal M5S Ragusa. Diversi gli interrogativi da sciogliere

La delicata questione riguardante il canile comunale di Ragusa continua a rimanere un interrogativo tutto da sciogliere. Dopo che la Giunta municipale ha comunicato che si sono registrati dei decessi a causa della panvirosi, sarebbe stata effettuata, sempre stando a quanto comunicato da palazzo dell’Aquila, una pulizia straordinaria oltre a una disinfettazione per assicurare la ripresa dell’attività entro la fine del mese.

“A quanto ci risulta – afferma il gruppo consiliare M5s Ragusa – sarebbero una ventina i decessi registrati. Una circostanza che non si è mai verificata in tanti anni e sarebbe curioso capire come mai nessuna delle associazioni animaliste presenti in città stia facendo sentire la propria voce a differenza di quanto accadeva in passato su circostanze e aspetti molto meno gravi di quelli che riscontriamo oggi. È improvvisamente crollata l’attenzione verso i cani e i gatti bisognosi di cure? Inoltre, chiediamo all’amministrazione comunale di capire come si stia agendo. In particolare, se il rifugio sanitario è attualmente chiuso, ci sono strutture in sostituzione all’interno delle quali sono stati trasferiti gli animali sani? E che cosa accade con i quattro zampe malati o feriti che si trovano in giro? Come ci si comporta? Non vorremmo che senza una struttura alternativa ci si limitasse a non occuparsene (il che configurerebbe una grave omissione)”.

“Riteniamo comprensibile – continuano i consiglieri pentastellati Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Alessandro Antoci, Giovanni Gurrieri e Antonio Tringali – la necessità di pulire e sistemare, a fronte soprattutto dell’insorgenza della panvirosi. Ma un’altra domanda, a questo riguardo, sorge spontanea. In che condizioni è stato tenuto negli ultimi mesi il canile comunale? In condizioni di degrado tali da fare sviluppare questa malattia? Riteniamo che si tratti di una situazione assurda e per questo motivo chiederemo spiegazioni in aula all’amministrazione comunale. Ricordiamo che quando, tempo addietro, si pensò di agire trasferendo alcuni cani in Campania, ci fu una sollevazione quasi popolare per contestare quella scelta. Oggi che è stata acclarato il decesso di decine di cani, all’interno della struttura, nessuno sembra voler dire niente. Dove sono finiti tutti? Noi evidenziamo queste anomalie e ci aspettiamo che l’amministrazione comunale si comporti di conseguenza. Il problema è molto serio anche perché va a ripercuotersi sulla presenza dei randagi in giro per la città”.

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