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Dai gialloverdi, ai giallorossi…..l’opinione di Rita Faletti

Presto il premier Conte comunicherà in Parlamento. La formazione professionale renderà puntuta e puntigliosa l’autodifesa, deciso l’affondo contro Salvini. E il passo successivo? Andrà alle Camere mercoledì per farsi sfiduciare? Dubito. L’orgoglio non glielo consentirà. Andrà direttamente al Colle a rassegnare le dimissioni, togliendo ad altri questa priorità. La sconfitta non è umiliante se si conserva il rispetto di sé. Congedarsi con dignità è anche lasciare di sé un buon ricordo che mette in ombra gli errori commessi. Il contrario di quello che sta facendo Salvini: intrappolatosi da solo come un ragno che cada prigioniero della sua stessa tela, tenta una penosa giravolta, chiede il sostegno delle masse, parla di schiena dritta. Il ministro dell’Interno ha ormai perso la trebisonda. Coerenza, senso della misura e dignità sono scomparse dall’orizzonte dell’unto dal popolo. Dubito ne sia consapevole. E’ consapevole, invece, del fatto che solo un miracolo porterebbe il paese alle urne. Così spara all’impazzata contro Renzi, il suo sostituto nel nascituro governo giallo-rosso. Di scopo per evitare l’aumento dell’Iva, e con qualche aggiustamento che eviti altri colpi all’economia? Di legislatura che duri fino al 2023 e ricalchi il programma europeista di von der Leyen, come ha suggerito il padre nobile del Pd, Prodi, che ha indicato addirittura il nome “governo Ursula”?. Un affronto all’amor patrio. C’è chi è cauto come Zingaretti che propenderebbe per il voto. Dello stesso parere Gentiloni e molti deputati e senatori del Partito democratico. C’è chi minaccia di lasciare il governo se l’alleanza Pd-Cinque stelle andasse in porto, come Calenda. I pontieri sono già al lavoro. C’è chi è favorevole, come Leu, il partito più alla sinistra del Pd e più vicino ideologicamente ai Cinque stelle, e che ciclicamente mette fuori la testa, e c’è Grillo. Ieri il comico ha chiamato a rapporto, in villa, lo stato maggiore del movimento. Presente, oltre a Casaleggio, anche Di Battista. Ho l’impressione che la storia si ripeta. Lo spauracchio del fascismo, agitato da tempo, ha funzionato, compattando partiti e partitini, contro la Lega identificata con il Capitano. Nel 2016 lo spauracchio dell’uomo solo al comando ebbe lo stesso risultato. Tutti contro Renzi. Analoga situazione ai tempi di Berlusconi: la sinistra non era mai stata così unita. Oggi, Pd e M5s, lasciatisi alle spalle dure critiche reciproche e condanne, “neanche un caffè con i 5 stelle”, Pd partito dei criminali di Bibbiano, sostenitore della camorra, amico delle lobby del cemento, traditore dei risparmiatori e difensore delle banche, potrebbero accordarsi. I democratici spostano indietro le lancette dei mesi al marzo del 2018 e si predispongono a quello che a quel tempo venne definita un’ipotesi catastrofica, mentre oggi è un’opportunità per salvare il paese da Salvini. “Non so se il Pd arriverebbe al 25 per cento”, ha detto Renzi. Che si profila il dominus dell’operazione. Non è tipo da aver dimenticato le offese né aver cambiato opinione su un gruppo di cretini, ma che il voto sia un rischio da scongiurare, è certo. Unica scappatoia è l’alleanza con il partito di maggioranza. Il momento è favorevole. Renzi è intelligente, possiede carisma, ha la passione per l’agone politico e, machiavellicamente, persegue i propri fini servendosi dei mezzi offertigli dal caso, su di un piatto d’argento. Non si può dire di no. Salvini ha fatto la stessa cosa dopo il marzo dell’anno scorso, decidendo di scrivere un contratto con un movimento antitetico alla sua Lega. Ma ha toppato le mosse successive. Di Maio che cosa farà? Corteggiato dal nemico, richiamato dall’ ex amico, non vuole l’eclissi, né sua né del movimento, ed è terrorizzato da Renzi. “Nessuno dei Cinque stelle siederà mai al tavolo con Renzi”, dice, per allontanare dalla mente il sospetto di insidie nascoste in un accordo con l’altro Matteo. Preferirebbe Zingaretti. Ma il movimento è morto, che ceda o meno all’abbraccio con Renzi o con il segretario. Eppure un’alternativa a questo governo un po’ arlecchino ci sarebbe potuta essere. Un’alternativa mai presa in considerazione, travolti, come travolti siamo stati tutti, dal turbinio pseudo-politico e mediatico di 14 mesi di governo giallo-verde. E’ un’alternativa interessante, perfino esaltante, scaturita da una semplice considerazione che riguarda unicamente la questione economica, il perno di tutto. E non sfugge a chi vede molte più affinità tra Lega e Pd che tra M5s e Pd. La spiegazione sta nella decrescita, mito irrinunciabile dei 5s. Dunque, il neoliberista Renzi è più in sintonia con Zaia, Fontana e Giorgetti o con Di Maio & C.? ritafaletti.wordpress.com

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12 commenti su “Dai gialloverdi, ai giallorossi…..l’opinione di Rita Faletti”

  1. Mi ricordo quando il Conte si addossó la responsabilità per la vicenda Diciotti per salvare la Volpe dal tribunale e condanna sicura: “prendetevela con me, sono io il responsabile di quella scelta …”
    Che uomini ridicoli, Conte Trenta e Toninelli adesso fanno i paladini dell’umanità, dopo essere stati gli zerbini del ministro dell’interno.

  2. Sotto a chi tocca . . . . avanti un altro !
    Tocca a Renzi , “tostato” al punto giusto , è pronto ed entrare autonomamente nel frullatore .
    Individuo ostico ed arrogante , di sicuro non vorrà perdere l’occasione , e verrà così polverizzato dal suo stesso elettorato e dai colleghi di partito .
    Non gli è bastata la batosta precedente , è convinto che riemergerà . . povero illuso !
    Certi individui non riescono a far tesoro delle proprie sconfitte , men che meno di quelle degli altri .
    E cosi sia !

  3. terrorista, non si preoccupi della batosta precedente di Renzi, pensi alla batosta che prenderanno fra poche settimane gli italiani con l’aumento dell’IVA, lasci stare cose che lei non comprende parli del presente invece. Il sig Salvini e Di Majo, i suoi politici preferiti del governo del cambiamento sono ancora vivi e vegeti, e stiamo aspettando sti cambiamenti. I cambiamenti saranno dannosissimi, abbiamo fatto ridere il mondo intero e ancora lei parla di Renzi. Questa ignoranza è il motivo per cui incompetenti sono al governo, grazie, ma tutto si risolverà.

  4. @ ‘zulu :
    Non c’è verso , come si fa a difendere un Renzi ?
    Io non ho difeso e non difenderò ne Salvini ne Di Maio .
    Ho solo avanzato ipotesi , che col senno del poi , sono diventate oggi realtà .
    Ma il suo patologico astio nei miei confronti , lo fa scendere a livelli molto bassi . . questo è lei .
    Ora visto che fa il saputello , potrebbe enunciare cosa non posso comprendere ? Magari ha ragione . .
    Ho la netta sensazione , come le ho già detto precedentemente , che lei abbia dei seri problemi . . . ovvero proietta sugli altri le sue tare .
    Vi porga rimedio primi di arrecare danni a se ed alla sua famiglia . .

  5. Ecco il furbo e l’arrogante Renzi tirare il sasso e nascondere il braccio . . per poi defilarsi per evitare il”linciaggio” .
    A percepito segnali di pericolo per la sua poltrona , e via con la coda tra le gambe . . da ora in avanti abbaierà da lontano . . fuori tiro .

  6. Che Prodi sia europeista lo sanno anche i sassi, ma parecchi dimenticano che l’Italia è una delle nazioni fondatrici dell’Europa.
    Prodi sostiene che é possibile una maggioranza simile all’espressione del voto dei parlamentari italiani al parlamento europeo, non dice che il programma di legislatura deve ricalcare il programma europeista di Von Der Leyen, Questo per Lei, carissimo, è un affornto all’amor patrio.
    Presumo che Lei sia favorevole ad una finanziaria che produca ulteriore debito, Salvini proclama una finanziaria “coraggiosa”, ma non dice che tale finanziaria si scontrerà con l’Europa e soprattutto con i mercati. Piaccia o non piaccia, un paese col secondo debito pubblico mondiale ha estremo bisogno dei mercati e dell’ombrello europeo. Pensare che in Italia non possa accadere quanto successo in Grecia è da stupidi, mettere a rischio la classe debole è da scellerati, folli e criminali. Perchè in caso di crisi saranno i più deboli a pagarne le conseguenze, non certo i ricchi imprenditori ed evasori.
    Saranno i pensionati, i dipendenti pubblici, gli operai e i piccoli imprenditori a rischiare la fame, non certo faccendieri come Siri o Savoini.
    Riempirsi la bocca di sovranismo serve solo per illudere i gonzi, Lei è padrone a casa sua quando ha finito di pagare i creditori, oppure pensa che dopo aver pagato 3 rate del mutuo, non pagando le altre 357, nessuno gliela porterà via?
    Mentre altri hanno i fondi sovrani, noi abbiamo i debiti sovrani. Essere in europa ci evita catastrofi tipo Argentina o Venezuela, le sfide del futuro sono tante e tali che da soli neanche stati come la Cina o USA le potranno superare, figuriamoci l’Italia che sogna Salvini.

  7. E, poi uno ascolta Cacciari sul programma In Onda su La7 (21.08.2019), e che gode di tutta la mia stima, e paragona la sua dotta analisi, con gli sproloqui letti sopra, rendendosi conto dell’abisso che intercorre tra un fine politico e degli scritti (e commentarori) risibili.
    Del resto, come ho già scritto, ognuno ha il palco e i lettori che merita.

  8. @gattocomunista
    Un affronto è il nome Ursula, che Prodi avrebbe in realtà tradotto in Orsola. Ricorda il “yes, we can” di Obama ripreso da Veltroni. Questa forma di esterofilia investe però solo nomi ed espressioni. Peccato. Sarebbe meglio che si manifestasse nella scelta di comportamenti e programmi di governo. Se così fosse, non ci troveremmo nelle condizioni attuali, con questo governo “bellissimo”.

  9. Ermes, leggiti Travaglio strafatto quotidiano e stai alla larga da questo blog, la tua intelligenza trasuda da tutti i tuoi fini scritti politici: hai ragione tu.
    ora levati dai c……i però!

  10. @ Rita Faletti .
    Lei scarica tutto sui due “buffoni”. . .
    E come al solito emerge il vecchio dilemma : “e nato prima l’uovo o la gallina” ?
    Ovvero : mi chiedo e le chiedo , se non avessimo avuto decenni di malgoverno politico (DC , PCI , PSI ect) in Italia sarebbero emersi dal popolo movimenti e partiti di “buffoni”?
    Lei a forse dimenticato , o forse non c’era per assistere all’emersione della Lega , Di Forza Italia , dei Verdi ed ora dei 5S .. oltre a tutti i piccoli partiti meteora .
    E stata la “mala politica”collusa con le mafie e le massonerie , e con il malaffare truffaldino generalizzato a fare emergere del popolo movimenti di protesta popolare .
    Governi che non sono arrivati mai a fine mandato , che non sono durati un anno legislativo con la sindrome di Penelope . . fare e disfare in continuazione .
    Ed ora siamo di nuovo al “capolinea” . . POVERI Italiani abbiamo i governi che ci meritiamo .

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