L’Amministrazione comunale a godersi il meritato riposo, mentre i lavoratori sono lasciati all’asciutto anche in questi giorni di festività.
I dipendenti comunali non hanno ancora avuto il pagamento dello stipendio di luglio, gli operatori della SpM con 4 mesi di salario non percepito, quelli delle coop sociali con almeno 19 mesi e oltre di salari maturati e non percepiti perché il Comune non paga le coop.
“Abbiamo cercato di contattare alcuni amministratori, ma non si fanno disturbare – dicono i Segretari della Camera del Lavoro, Salvatre Terranova, e della F.P Ragusa, Nunzio Fernandez -. Al telefono non rispondono né poi richiamano. Lo abbiamo fatto per attingere notizie circa i tempi di pagamento degli emolumenti ai lavoratori. Non abbiamo avuto la fortuna di beccarne uno. O non vogliono rispondere o sono forse in ferie. Loro ovviamente sono nelle condizioni di potersele fare.
Basterebbe considerare il debito che il Comune ha accumulato nei confronti del lavoro per farsi l’ idea di come esso sia stato malridotto. Ormai ridotto a ombra sottile di un ente territoriale. Questi sono i dati piu evidenti che meglio di altro rappresentano il disastro che nasconde l’iperattività amministrativa. Sembra che tutto vada bene, in realtà nei prossimi anni sarà arduo confrontarsi con un contesto finanziario dell’ente ormai al declino sotto ogni profilo. Neanche una amministrazione futura di salute pubblica potrà rimettere su un terreno di recupero una città che nel programmare il proprio futuro è probabile dovrà fare a meno del ruolo del Comune. Su questo versante spiace dover prendere atto che nessuno alzi il tono della politica di opposizione. Si scorgono solo pronunciamenti su fatti solo di natura secondaria, senza una visione generale e un piglio concreto, tesi a riavviare una dialettica positiva dentro il nostro territorio. Questo è il punto politico essenziale. Sembra essere destinati a una mono-visione e a una mono-pragmatismo politico, da tempo del tutto pervadenti.
Qualche assessore ora risponderà, a mezzo stampa, alle nostre evidenti ed incontrovertibili critiche con argomentazioni ridicole e, in alcuni casi, pacchiane. Ponendo l’accesso sui tempi, ma non dice mai che i ritardi nei pagamenti si allargano sempre più e chi ne soffre sono altri soggetti e non loro”.
- 15 Gennaio 2025 -