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Ritorna la “Chiaranta” a Chiaramonte

 

Proseguono gli appuntamenti dell’Estate Chiaramontana. Per la vigilia di Ferragosto, in piazza Duomo, si balla al ritmo della “Chiaranta”, interessante neologismo nato dall’unione tra “Chiaramonte” e  la “Taranta”. Per questa terza edizione saliranno sul palco oltre quindici artisti.
I protagonisti saranno certamente i gruppi musicali: gli Aranira, dai palcoscenici del Lazio e La Nova Orchestra Popolare, quest’ultima nasce dalla fusione di più gruppi di musica popolare del ragusano con lo scopo di far conoscere i suoni e canti di un tempo. Lo Spettacolo a cui  si assisterà è dedicato esclusivamente alla musica popolare del sud Italia, il pubblico ballerà al ritmo di pizziche, tamurriate e tarantelle. Sul palco gli artisti suoneranno con strumenti tipici, nel rispetto della tradizione musicale, come mandolino, flauto in canna, tamburi a cornice, organetto, fisarmonica. L’ingresso alla “Chiaranta” è gratuito.  Dalle 20:00 prenderà il via un workshop di Danze Popolari con Nerina Cavallaro, del gruppo Faciti Rota, e di Tamburello con Gianni Berardi. A seguire, dalle 22, il concerto degli Aranira e della Nova Orchestra Popolare.Gli Aranira nascono sotto la guida di Gianni Berardi, suonatore e costruttore di tamburi a cornice e organizzatore di eventi di musica popolare. Astrid Alessandra Luzzi si avvicina invece alla musica popolare partendo da una tesi in Antropologia Culturale sull’importanza della memoria orale e ha la fortuna di far parte ormai da anni del “Coro Necessario” guidato da Giovanna Marini, punto di riferimento imprescindibile e pilastro della ricerca e riproposta di canti popolari. Dietro ogni canto c’è una storia e la musica popolare ci racconta momenti importantissimi del passato: guerre, emigrazione, lavoro, protesta…Il loro repertorio si snoda lungo un’immaginaria “via delle tarantelle” che percorre tutto il centro-sud Italia con canti, musiche, leggende e balli che costituiscono un repertorio culturale inestimabile. La Nova Orchestra Popolare, è forgiata invece dall’incontro alchemico di realtà eterogenee ma unitarie sotto l’aspetto degli obiettivi. L’anima di ricerca nell’ambito della tradizione orale, rappresentata dai “Faciti Rota”, lo spirito del Cantastorie inserito in una consolidata tradizione di performance incarnato da Carmelo Errera e l’approccio moderno alla Tradizione, che si muove lungo un percorso generazionale differente e che è perfettamente inquadrato nella carriera del cantautore Francesco Aprile. A dare maggiore brio e freschezza la solida esperienza di Pietro Scardino, anima di molteplici realtà musicali e che infonderà all’Orchestra popolare le mille virtù del progetto musicale “Tiempu persu”. Lo scopo dell’orchestra, ciò che unisce i cuori di ogni membro è la rivoluzione culturale operata attraverso la riattivazione della sorgente ancestrale della “Traditio populi”, e dei simboli custoditi dai canti, dai balli e dalle sonorità. “La nostra  eredità culturale – affermano i componenti della Nova Orchestra- ci impone di non dimenticare per non dimenticarci e ci ricorda che se vogliamo procedere nella Società del futuro, sarà per noi necessario incamminarci con la protezione della nostra identità, forgiata da millenni di multiculturalismo”.

 


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