Da un debito di 222.704 euro, con la chiusura del bilancio di esercizio 2017, a uno di 39.000 euro a chiusura del bilancio 2018. A fronte del fatto che da quando è stata avviata l’attuale presidenza si evidenziava una perdita complessiva di circa 1,2 milioni di euro. Il bilancio d’esercizio 2016 si era chiuso, inoltre, con una perdita di 365.000 euro. Significa che in due anni la perdita di gestione è calata di circa 330.000 euro pari al 91%. Sono alcune delle cifre snocciolate questa mattina dal presidente Confcommercio provinciale Ragusa, Gianluca Manenti, che, affiancato dal presidente regionale Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella, e dal vicepresidente e amministratore di Confcommercio Catania nonché consigliere nazionale Piero Agen, oltre che da tutti i presidenti delle sezioni comunali e da quasi tutti i presidenti delle federazioni di categoria, ha chiarito che cosa è accaduto in questi due anni, soffermandosi anche sulla vertenza che riguarda i sette dipendenti che nei giorni scorsi hanno scelto di scioperare sino al 31 luglio prossimo per il mancato pagamento di sei mensilità.
“Ci siamo insediati nel luglio del 2017 – chiarisce Manenti – e, consapevoli delle difficoltà esistenti, come governance abbiamo posto in essere un programma di mandato di sviluppo della Confcommercio mirato al raggiungimento di obiettivi comuni finalizzato a creare un sistema di offerta dei servizi il più omogeneo possibile su tutto il territorio provinciale. A fronte di ciò, abbiamo posto in essere la fattibilità di messa in rete tra le Confcommercio di Catania, Agrigento e Trapani al fine di ottimizzare i servizi e le iniziative da svolgere in comune così da favorire dei risparmi economici. Ma non solo. Questo progetto è stato inoltrato alla confederazione nazionale con la richiesta di un congruo intervento finanziario che in parte si è già concretizzato grazie all’intervento di Confcommercio Catania che ha garantito facendosi carico di un finanziamento di 150.000 euro trasferito alla nostra organizzazione per salvare soprattutto i posti di lavoro. E tutto ciò dopo che il progetto Unione, di rilancio e per creare nuove prospettive alla nostra realtà, è stato approvato dai tecnici nazionali della confederazione”. Il presidente Manenti ha poi illustrato tutta una serie di iniziative che sono state attuate per rendere ancora più appetibile l’offerta dei servizi nei confronti degli associati: dal miglioramento della collaborazione con Commerfidi, alla stretta collaborazione con la rete Enasco; dalla realizzazione di uno spot redazionale divulgato nelle maggiori reti televisive regionali alla costituzione di nuovi sindacati di categoria ed altri rinnovati come Ncc, Federmoda, sindacato fioristi, comitato trasporti Ragusa, per coinvolgere direttamente gli imprenditori nella vita associativa.
Manenti ha poi proseguito: “Nel 2018 sono state avviate ulteriori operazioni che hanno mirato a diminuire il debito patrimoniale e dall’altra a ridurre i costi di esercizio, sempre nella logica del raggiungimento del pareggio di bilancio. Basti pensare che il costo degli stipendi del personale è calato dai 29.500 euro del 2017 agli 11.693 del giugno 2019. Inoltre, abbiamo chiuso un accordo di conciliazione che ha in qualche modo calmierato le richieste dei dipendenti in servizio, con un ritardo residuo per circa 90mila euro. Abbiamo proceduto alla rottamazione dei debiti fiscali (circa 110mila euro) ed Inps (125mila euro) per notifiche ricevute sino al 31 dicembre 2017. E’ stato estinto un mutuo ipotecario di uno degli stabili di proprietà dell’associazione. Si è proceduto con una richiesta di un mutuo ipotecario alla Bapr al fine di ripianare i debiti correnti a breve e trasformarli a medio-lungo termine. Gli originali 14 dipendenti sono, già oggi, ridotti a 10 e questa riduzione di personale farà risparmiare circa 130mila euro. Certamente, la sola riduzione di personale se da una parte permetterà di raggiungere il pareggio di bilancio, dall’altra non consentirebbe di superare l’inadeguatezza della proposta da rivolgere ai potenziali soci e la mancanza di capacità dell’organico esistente. Ecco perché abbiamo pensato a un modello organizzativo nuovo, con una struttura più snella, che ci consentirà di affrontare le importanti sfide del futuro. E in questo senso Confcommercio provinciale Ragusa farà parte di Unione Confcommercio che, a livello siciliano, includerà le province, oltre che iblea, anche di Agrigento, Catania e Trapani. Questa nuova realtà agirà come referente politico di area vasta per rappresentare al meglio le esigenze che legano i diversi territori”.
Il presidente Picarella ha chiarito, in proposito, che a fianco di Unione Confcommercio nascerà Unione Confcommercio Service che “darà vita ad un unico sistema di servizi, a partire da quelli innovativi a cui si affiancherà la graduale trasformazione di realtà già esistenti su base provinciale o zonale che diventeranno interzonali coinvolgendo, ovviamente, anche nella gestione le diverse Confcommercio territoriali”. Il presidente Picarella ha poi aggiunto che, solo facendo sistema, si potrà riuscire a salvare la realtà ragusana. “Stiamo facendo gioco di gruppo – ha sottolineato – proprio perché si possa garantire quanto dovuto per l’erogazione delle somme necessarie a sanare i debiti pregressi. E in questi sono compresi anche quelli del personale oggi in sciopero. Ed è chiaro che si parla di un progetto triennale a conclusione del quale si dovrà arrivare, su Ragusa ma anche in altri territori siciliani, al pareggio di bilancio”.
Agen, dal canto suo, ha spiegato: “Abbiamo apprezzato il grande sforzo profuso dalla presidenza Manenti per cercare di sanare la situazione e, non a caso, Catania ha fornito una grossa mano. Il fare squadra e, soprattutto, la dimensione della territorialità che riguarda da vicino i dirigenti locali sono due punti imprescindibili su cui punteremo la nostra azione anche per il futuro. Un futuro che, per quanto riguarda Confcommercio, cercherà di essere il più luminoso possibile. Noi, adesso, ce la stiamo mettendo tutta per garantire delle risposte agli associati e al personale dipendente”.
- 27 Dicembre 2024 -