“La bellissima spiaggia di Kamarina va tutelata e valorizzata nel rispetto dell’ambiente, per questo siamo vicini e sosteniamo il Comitato per la tutela della riviera Kamarina”. A dirlo è il presidente di Confesercenti di Ragusa, Luigi Marchi, che comunica l’adesione dell’associazione di categoria alla sottoscrizione della richiesta di accesso “generalizzato” (ai sensi dell’art. 5, comma 2 e ss. del D.Lgs, n. 33/2013) avanzata dal Comitato all’Assessorato Regionale per la tutela del Territorio e Ambiente. Si tratta, nello specifico, di una documentazione concernente l’autorizzazione alla costruzione di numerosi impianti sportivi sulla spiaggia di Kamarina, nonché il progetto di ricostruzione della parte iniziale della riviera, tratto stradale tra Scoglitti e il sito archeologico di Kamarina.
“Il crollo del litorale Kamarinense – dice Marchi- ha devastato la bellezza del sito, tra l’altro considerato di interesse comunitario, e ha avuto gravi ricadute sul tratto di strada che porta da Scoglitti al sito archeologico dell’antica città greca di Kamarina; per non parlare poi dei danni che ha causato al turismo, all’economia e agli operatori del settore”.
Da diversi anni – come riportato nella stessa nota del Comitato per la tutela della riviera Kamarina – viene concessa l’autorizzazione demaniale per la costruzione di molteplici impianti sportivi che occupano oltre i due terzi della spiaggia stessa; gli impianti sportivi deturpano il tratto di spiaggia marittima non solo per i relativi accessori ma anche perché richiedono l’istallazione di numerosi pali di ferro per assicurare l’illuminazione serale degli impianti sportivi. Ciascuno di questi pali, inoltre, è conficcato in maniera definitiva, probabilmente in un cubo di cemento interrato sotto la sabbia.
“Ben vengano le attività sportive all’aria aperta – continua il Presidente Marchi- ma solo se le modalità costruttive di questi impianti non vanno a deturpare l’ambiente e nello specifico la riviera e la spiaggia di Kamarina. Ecco perché è importante- conclude Marchi- accedere alle autorizzazioni e ai relativi atti disciplinari che hanno consentito la costruzione dei suddetti impianti sportivi e ad ogni documento di rilevazione e segnalazione del crollo della costa”.
- 29 Gennaio 2025 -