
Lo scorso sabato al Caffè Quasimodo di Modica piacevole serata dedicata ad un grande intellettuale della letteratura del ‘900: Pier Paolo Pasolini, un intellettuale scomodo, ha affermato Domenico Pisana nella sua introduzione, che tra gli anni ’50 e anni ’70 ha suscitato nel mondo culturale e nella società italiana reazioni contrastanti a volte di consenso e a volte di avversione, per le sue posizioni aspramente polemiche, ma sicuramente orientate a porre in essere una battaglia contro le trasformazioni neocapitalistche e consumistiche e contro il ceto politico corrotto.
Michele Armenia, docente di Lettere nel Liceo Classico di Modica, ha intrattenuto il pubblico su Pasolini poeta e narratore, evidenziando, con l’analisi di alcuni testi poetici pasoliniani, quali “Alla Nazione” e “Ad uno spirito” nonché “La crocifissione” e “Le ceneri di Gramsci” come tra la fine degli anni ’50 e ’60, il poeta abbia sperimentato moduli espressivi nuovi e posto in essere un impegno ideologico con un atteggiamento razionalmente conoscitivo verso il mondo esterno, allontanandosi dai modelli poetici tradizionali.
Interessante l’intervento di Danilo Amione, docente e critico cinematografico, che ha sottolineato, come Pasolini sia stato uno degli autori di punta della nostra cinematografia, con opere di alto livello che nel suo tempo suscitavano polemiche per il linguaggio orginale ed inconsueto e per le immagini talora moto ardite, ma che tuttavia riscuotevano grande successo presso il pubblico.
Molto coinvolgente la lettura di testi poetici e di stralci di romanzi di Pasolini, a cura di Daniele Voi, Speaker radiofonico, e Assunta Adamo della Compagnia “Piccolo Teatro” di Modica, come pure molto apprezzati dal pubblico sono stati gli intermezzi musicali a cura del “Trio Ecole”, composto dal M° Lino Gatto alla chitarra, il M° Paolo Bernò al clarinetto e Giuseppe Mallia al flauto.