Si intitola “If I sing a song” il rap, scritto e musicato dal vescovo della Diocesi di Noto, mons. Antonio Staglianò, interpretato dal giovane Francesco Latino, con l’arrangiamento de “I falsi d’autore”.
Si tratta di un testo rap sulla bellezza, che si colloca dentro il progetto pastorale della “Pop Theology” di mons. Staglianò, con lo scopo di veicolare, attraverso il linguaggio della musica, valori universali quali l’amore, la solidarietà, la bellezza delle relazioni autentiche, il senso profondo della vita. Il rap è il “dono” del vescovo di Noto, agli sposi Fedez e Chiara Ferragni, che Sabato 1 settembre si sono sposati proprio nella città simbolo del Barocco siciliano. La canzone è tuttavia indirizzata a tutti, credenti e non, per aprire un dialogo possibile sulla bontà della “humanitas” che il nostro mondo non deve smarrire.
Il vescovo di Noto infatti ha sostenuto: “La mia PopTheology è una iniziativa di comunicazione con i giovani che segue gli indirizzi dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Si tratta di sviscerare dalle canzonette dei cantanti (moltissime delle quali sono pezzi di alta Letteratura) quelle verità sull’uomo, sulla vita umana, sulla relazione sociale e sugli affetti, che maggiormente aiutano ad annunciare il Vangelo, cioè a interessare i giovani all’umanità belle e buona di Gesù, unico modello di vita che li può aiutare a non perdersi nelle banalità superficiali delle offerte effimere dell’ipermercato. Col Rap sulla Bellezza per Fedez intendo pertanto rivolgermi ai milioni di ragazzi e giovani per dire loro di cercare la bellezza dove veramente si trova, nell’amore, nella fraternità, nella comunione, nella solidarietà, in Gesù, “parola della bellezza”. Cos’è? Un Vescovo che vuole evangelizzare, non lo può fare? Solo perché Fedez non è credente e magari in qualche sua canzone è stato blasfemo verso la nostra religione? È dove sarebbe allora la pratica della misericordia e la Chiesa del dialogo?”
Di seguito il link alla canzone: https://www.youtube.com/watch?v=879e5ThvCjA&feature=youtu.be
13 commenti su “Un rap del vescovo della Diocesi di Noto in regalo a Fedez e Ferragni”
E io che a questo vescovo preferisco l umile don Palacino rimango sempre più perplesso.
ma nun ta curcatu ancora!?
mancu t’anvitaru!!!
Mi dissocio da questa “puppu theology”
Simpatizzo per il vescovo. Non c’è niente da rimaner perplessi anche perchè tutto è abbastanza chiaro. Il vescovo oltre alla sua missione diocesana, sta sperimentando anche questo sistema di comunicazione sociale. Essendo poi che queste iniziative sono esaltate dai media si cade nell’errore di pensare che il vescovo è esclusivamente impegnato a questo. E non è così. Non vedo niente di negativo. Il mondo intorno a noi sta cambiando più di quello che vediamo o immaginiamo ed è bene sperimentare nuove forme di comunicazione per non trovarsi un giorno fuori luogo. Ed infine penso che se lui stesso un giorno realizzi che tutto il suo sforzo, comprese le critiche che non mancano, non produce effetti sarà il primo a fare un passo indietro e sperimentare altro. Semplice
Un cristiano che dedica una canzone a due che non si sposano in Chiesa : è evidente che nella Diocesi di Noto sono all’avanguardia!!!
Per me è soltanto un “mettersi in evidenza”. Ma smettiamola…
Povera Chiesa…chiediamoci invece come mai le chiese sono sempre più vuote….
@ Pozzallese
Le chiese sono sempre più vuote perchè distanti dai giovani, ben venga l’operato di sua eccellenza Staglianò che parla con linguaggio rivolto a tutti, giovani compresi.
@Francesco ha fatto un’osservazione molto sensata…. e poi…. chi siamo noi per mettete in dubbio l’operato del Vescovo?
Possiamo concordare o meno, ma abbiamo il DOVERE di seguire gli insegnamenti del PASTORE DELLA DIOCESI.
Invece siamo pecoroni solo per seguire le VANITÀ.
Secondo me, le chiese sono sempre più vuote perché l’operato dei Prelati è sempre meno credibile, e non mi riferisco la povero vescovo…….
Certo ,meglio parlare di rapper che di PEDOFILIA ,di cui anche il PAPA è costretto a SCUSARSI continuamente con il MONDO!!!! tuttavia se le Chiese sono vuote e’ perche’ tanta gente ,ha finalmente ,preso coscienza che la CHIESA è diventata un Tempio dove molti sono i Mercanti e piuttosto che avere una Fede falsa e farisea si preferiscono le ” Vanita’ ”..Nessuna Religione è la VERITA’ Assoluta, e in quella Cattolica si sono persi molti riferimenti e cardini che erano quasi certezze ! e’ Arroganza il termine PECORONI ,generalizzato e non personalizzato e poi …. a qualcuno sfugge che la CHIESA di cui si parla è mantenuta anche dai contribuenti con le TASSE , che a sua volta SNOBBA lo STATO ITALIANO per gl iIMMOBILI che possiede ,anche se si spende in Opere caritatevoli… !!!! CHI SIAMO NOI per GIUDICARE ???? IO SONO !!!! e le PERSONE,contrariamente, hanno il dovere di sindacare e valutare senza timore di PECCARE,senza l’obbligo di seguirne l’operato ,la Comunicazione in chiave moderna che non sempre è accattivante per definire la Fede. Tutto il resto è Bigottismo
Comunque non mi pare che le chiese qui da noi sono vuote. Per fortuna ancora resistono rispetto al nord. La chiesa, purtroppo, è sotto attacco dai suoi stessi uomini. I mezzi di comunicazione che ha a disposizione la chiesa diffondono quotidianamente tutto l’immenso impegno profuso per la società, ma non riescono a contrastare l’immagine dilaniata che viene fuori dalle notizie di cronaca diffuse. La chiesa ha bisogno di aiuto e deve essere difesa. Non riesco ad immaginare un mondo senza chiesa e senza sacerdoti. Che ben vengano le iniziative di Mons. Staglianò, che nel suo piccolo dà il senso che la chiesa guarda avanti ed è capace di rinnovarsi.
Sperando che venga riservato lo stesso trattamento a due che non si sposano in chiesa, ma non sono VIP! O forse si fa pubblicità approfittando dell’evento. Di religioso ci vedo poco. Anzi, nulla
Sig.r Francesco, la chiesà darà l’idea di rinnovarsi, quando ammetterà i propri sbagli e cospargerà il proprio capo di cenere e non quello di noi poveri peccatori.
Ma la vedo difficile che decida di scendere dal pulpito conservato grazie ad anni di “non ammissioni”, di omicidi e soprusi e attaccamento al dio denaro. Quello che chiamano il dio del diavolo, ma alla chiesa molto caro. Il rinnovamento é ben altro, non quattro canzoncine.