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Pozzallo, la vicenda della Alexander Maersk…di Michele Giardina

La notizia era già nell’aria da qualche ora. Il Viminale, dopo avere raccolto nei giorni scorsi con la massima attenzione gli elementi necessari per accertare la regolarità dell’intervento effettuato dal cargo Alexander Maersk, battente bandiera olandese, per soccorrere un gruppo di migranti ammassati su una imbarcazione precaria, ha dato l’okay per l’attracco al porto di Pozzallo.
La legge del mare fa obbligo a qualsiasi unità navale di salvare persone che, navigando in evidenti difficoltà, rischiano il naufragio.
Bene dunque ha fatto il comandante del cargo Alexander Marsk a intervenire per aiutare i migranti in fuga. Accertata la legittimità dell’operazione, è arrivato lo sta bene da Roma.
Dal Viminale confermano che per approdare in un porto italiano occorre avere titoli per farlo e carte in regola. Come succede in tutti i porti del mondo.
Con riferimento all’epocale problema dei migranti(appelli umanitari a parte, ora lanciati anche in tandem, non guastano mai, anche se, more solito, confezionati in modo esageratamente mieloso e stranamente indirizzati, sempre e comunque, allo stesso destinatario), basta constatare che numerosi Paesi europei impediscono nel modo più assoluto l’approdo nei loro porti di navi con migranti a bordo, fosse anche un solo migrante, per comprendere fino in fondo la drammatica situazione che si è venuta a creare. Assurda! Incredibile!
Ricordi bene il signorino Macron che oltraggiare e provocare un Paese come il nostro, che nel corso degli anni ha soccorso in mare e accolto oltre 600.000 migranti, è da folli.
Buoni prima questi italiani, e mascalzoni ora perché non ne possono più dell’arroganza e della prepotenza di un’Europa disunita più che mai e irreversibilmente travolta da una irrefrenabile crisi di nervi?
La “Alexander Maersk” ha raggiunto la banchina di riva del porto mezz’ora dopo la mezzanotte. Le operazioni di sbarco si sono concluse nel giro di un’ora; 108 i migranti sbarcati di cui 102 uomini, due donne e 4 minori. Altri cinque erano stati prelevati nei giorni scorsi da una motovedetta della Guardia costiera e trasportati a terra per controlli sanitari. Ottime le condizioni di salute dei nuovi arrivati che sono stati accolti nel Centro di primo soccorso hotspot.

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7 commenti su “Pozzallo, la vicenda della Alexander Maersk…di Michele Giardina”

  1. Lei Giardina è sempre convinto di aver fatto bene a donare copia con dedica del suo libro Mal di mare a quella specie di uomo di Salvini?
    secondo me qualche pensiero prima di prendere sonno viene pure a Lei…

  2. …non è giusto accogliere forzatamente tutti, non è possibile, non è sostenibile e soprattutto se non si chiudono le porte si alimenteranno false speranze i un continente che prima o poi ci travolgerà. Chiunque è favorevole all’’accoglienza lo faccia con i propri soldi e a casa propria se vuole….

  3. Lerovesciatedibnimba

    @Giorgio
    Il sottoscritto paga le tasse fino all’ultimo centesimo (disponibile a un confronto documentale).
    Con queste risorse i signori politici ne hanno fatto strame.
    EsempI banali:
    La Lega di Salvini che ha fatto sparire 40 MILIONI DI EURO
    Il Partito di Renzi ha salvato le banche amiche.
    Per il M5S staremo a vedere.
    Concludo, che non mancano di certo esempi di sprechi di soldi degli italiani, tanto da continuare fino agli albori di questa Repubblica.
    Posso capire una revisione a livello europeo che ristabilisca le regole, le quote e i modi, per l’accoglienza dei migranti, fenomeno ormai datato, e destinato a non finire a breve del quale, al netto delle sciocchezze, espulse dalla bocca da persone impregnate di ignoranza offensiva nei confronti del buon senso, dire: “chi è favorevole all’accoglienza se li porti a casa…” oltre a voler testimoniare un bel nulla, sarebbe irrealizzabile all’atto pratico.
    Una per tutte, si proporrebbero concittadini indegni ai quali non parrebbe vero speculare sul dramma.
    Poi, di quali sostenibilità e di quali soldi parla lei?
    Mi ascolti, vada al bar e si beva una gazzosa, che questo è un tempo favorevole per chiacchiere con la Coppa del Mondo in itinere
    @Michele Giardina
    Del suo libro non resterà nulla o almeno, un vago souvenir per amici e parenti.
    Cordialmente

  4. Rispondendo al commento precedente dico che se potessi e avessi del tempo da perdere la gazzosa la berrei volentieri, ma mio malgrado lavoro per vivere (non certo nel pubblico che pagano sempre e comunque ) e di certo non sono un frequentatore di bar…

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