I giochi sono fatti o come si usa dire anche le jeux sont fait. E’ in corso lo spoglio per le Politiche 2018 che servira scegliere il nuovo Senato della Repubblica e la nuova Camera dei Deputati.
L’Italia è andata alle urne col nuovo sistema elettorale. Si sono registrate un pò ovunque lunghe file nelle sezioni.
Secondo il primo exit poll del consorzio Opinio-Italia per la Rai, M5s al Senato è il primo partito con il 29-32%., il Pd si attesta al 20,5-23,5%, Forza Italia e la Lega pari al 13-16%.
A rallentare il voto, in particolare, le disposizioni circa il bollino antifrode, ovvero il talloncino apposto sulle schede per Camera e Senato che va rimosso richiedendo a scrutatori e presidenti di seggio delle operazioni in più. Tanto che per velocizzare l’attività dei seggi nel pomeriggio i vicepresidenti sono stati autorizzati a supportare i presidenti circa le operazioni connesse proprio al bollino.
Il dato sulle affluenze al voto in queste politiche 2018 fa segnare una marcata ripresa: alle 19 il dato definitivo è stato pari al 59,14%, parecchi punti percentuali in più rispetto allo stesso dato del 2013, quando però si votò in due giorni. Il dato è molto vicino a quello delle europee del 2014, anche se relativo alle ore 23, pari al 58,69%.
La percentuale dell’affluenza registra il segno più anche nelle regionali, vale a dire Lombardia e Lazio, che eleggono i nuovi governatori. Il dato delle 19 in Lombardia ha fotografato un’affluenza del 59,24% (1.516 i comuni chiamati al voto), assai più alto rispetto al 51,23% del 2013. Nel Lazio (378 comuni) alla stessa ora ha votato il 50,89% degli aventi diritto, dato che distanza di parecchio il 45,48% di cinque anni fa.
In Sicilia l’affluenza più basse tra le regioni(47,06%). L’affluenza più alta in l’Emilia Romagna, con il 65,99%, Umbria, con 64,86%, e Veneto (64,59%)