La Squadra Mobile e gli agenti del Commissariato di Vittoria hanno tratto in arresto Roberto Alecci Cavallo, 49 anni, Fortunata D’Agosta, 35 anni, entrambi residenti a Vittoria, per estorsione continuata.
La donna aveva lavorato alle dipendenze della vittima come bracciante agricolo per poche settimane carpendo la vulnerabilità di una famiglia di onesti lavoratori. Dopo avere appurato che il “terreno fosse fertile” aveva escogitato con il compagno un modo per poter ricattare le vittime, inventando di ricevuto dal suo datore di lavoro delle richieste di favori sessuali e che se avesse accettato,il titolare le avrebbe regalato settimanalmente dei soldi.
Il compagno, indignato e offeso per queste inventate avances, si era presentato dalla vittima chiedendo un pagamento settimanale a titolo di “risarcimento”.
Il malcapitato, dapprima pagava ma poi si rivolgeva alla Polizia; inoltre il suo stato di indigenza non gli permetteva di pagare nulla di più di quanto già ingiustamente conferito.
Cavallo Alecci, forte del suo trascorso criminale, minacciava in ogni modo la vittima, riferendogli che se non avesse pagato avrebbe distrutto la sua azienda agricola dandogli fuoco, arrivando a minacciare di morte lui ed i familiari.
La vulnerabilità dell’intera famiglia permetteva ai due indagati di ottenere le prime due dazioni di denaro. L’uomo aveva intimato il pagamento una volta a settimana, ogni sabato doveva pagarlo. Avendo appreso che le vittime erano totalmente soggiogate dal comportamento minaccioso di Alecci, la coppia decideva di alzare la posta chiedendo 1500 euro al mese, a fronte del nulla; la donna non vi lavorava da dicembre poichè la produzione era scarsa e non c’era più bisogno di operai.
Sabato sera l’ultima tranche. La famiglia riceveva, poi, lunedì una nuova richiesta estorsiva seguendo le indicazioni dei delinquenti poiché sabato non aveva soddisfatto del tutto le loro istanze. Questa volta però c’era la Polizia ad attendere i due. Non appena la coppia entrava in possesso delle banconote, veniva prontamente bloccata. Tutte le operazioni venivano videoregistrate e le banconote erano state dapprima fotocopiate dalla vittima così da poter affermare con certezza che fossero proprio quelle consegnate alla coppia.
I due indagati dovranno rispondere di estorsione continuata, poiché le dazioni di denaro sono avvenute in più giorni e per ben tre volte.
La Procura della Repubblica di Ragusa ha disposto per Alecci il carcere per via degli innumerevoli precedenti penali mentre alla donna ha concesso gli arresti domiciliari in quanto incensurata.