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Riso rancido e immangiabili per i piccoli della “Battisti” di Ragusa. D’Asta e Chiavola: “Più controlli sulla refezione scolastica”

“A quanto pare, siamo alle solite. La denuncia di alcuni genitori sulle condizioni del cibo servito per la refezione scolastica, nella giornata di oggi, al plesso Cesare Battisti di Ragusa, da parte della ditta aggiudicataria dell’appalto, fa suonare un campanello d’allarme. Il primo piatto, infatti, riso con verdure, è risultato rancido sia all’olfatto che al gusto.

Per fortuna, un medico, per una serie di circostanze fortuite, se n’è accorto prima che lo stesso venisse somministrato ai piccoli ed ha consigliato alle maestre di intervenire. Noi, invece, ci chiediamo: è mai possibile che, dopo tutto quanto abbiamo visto nel corso di questi ultimi anni, siamo tornati, ancora una volta, a fare i conti con questa situazione? Che fine hanno fatto i controlli e le verifiche?”. A dirlo i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, sollecitati in proposito da alcuni genitori dei piccoli studenti preoccupati per il fatto che incidenti del genere continuino a ripetersi. “E siamo solo all’inizio – proseguono i due esponenti dem – certo, se il buongiorno si vede dal mattino non c’è molto di cui rallegrarsi. Vogliamo precisare che non abbiamo nulla nei confronti della ditta che si è aggiudicata l’appalto anche se la stessa, per così dire, non è che possa vantare ottime referenze, per quanto riguarda i trascorsi, proprio in ordine al servizio effettuato per conto del Comune di Ragusa. Vorremmo, però, che su questa situazione si puntassero i riflettori e che chi di dovere intervenga. Gli studenti della scuola primaria sono da annoverare tra le fasce deboli e non è possibile che debbano fare i conti con disagi di questo tipo. Il controllo, nei loro riguardi, deve essere il più possibile moltiplicato. L’Amministrazione si deve porre il problema e controllare che tutto funzioni per il verso giusto. Purtroppo, da quanto ci hanno segnalato, così non è stato e chiediamo subito al sindaco e all’assessore al ramo di verificare come stanno le cose. Non possiamo scherzare con la salute dei nostri figli”.

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